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Storie di un musicista

Titolo: Storie di un musicista

Pubblicato da :Luca Sajeva

Data Pubblicazione:13 Marzo 2020

Genere:

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Sinossi
La musica è un sentimento e può esprimere sentimenti. Amore, felicità, tristezza, ma è questa la sua bellezza. Rende tutto magico e può far innamorare. In questa serie di racconti descrivo quello che per me è la musica, l'amore e l'amore per essa. Descrivo, sotto forma di personaggi, la mia personale opinione su questo incredibile e meraviglioso "strumento".

Estratto

Note Dell’autore

Forse questo è solo uno dei tanti libri che rimarrà sugli scaffali di qualche libreria sperduta, ma se anche una sola persona leggesse queste pagine , ne sarò felice. Non ho scritto queste pagine per averne un ritorno economico. L'ho scritto per ricordare a tutti coloro che odiano l'amore per qualsivoglia motivo , che l'amore non si può estirpare dall'uomo ne si può odiare. L'amore si può solo amare.

Questa serie di racconti hanno come denominatore comune la musica ed i sentimenti. Due cose che , a loro volta, hanno in comune molto più di quanto si creda. Userò spesso il nome “Ezri” (pronunciandolo usando la “z” dolce quasi come una “s”) in questi racconti perché è un nome che mi è sempre piaciuto e , nonostante la pronuncia dura , esprime dolcezza. Non sono racconti lunghi. Ho preferito creare una piccola raccolta di “piccoli” racconti che portassero alla luce molti aspetti delle emozioni per poi rapportarle a ciò che è la musica.

Sono un sognatore , uno scrittore ed un musicista. Sono delle caratteristiche che in questo mondo contano poco , ma nel mondo dei sentimenti... contano molto. Sognare , scrivere o suonare sono ciò che permette all'uomo di esprimere se stesso agli altri dando così importanza ad una semplice parola “Sentimenti”. Ogni scrittore , musicista o pittore usano questa inesauribile fonte di ispirazione per creare meravigliose composizioni.

Io , nel mio piccolo , ho scritto queste pagine nella segreta speranza che qualcuno , su questo ormai sterile pianeta , possa comprendere quando sia bello amare , essere amati , e portare nella propria vita quello che rappresenta l'essenza della musica. Io non sono mai stato amato. Non ho mai avuto nessuno che mi tenesse fra le braccia e mi desse quel calore di cui tutti abbiamo bisogno. Nonostante questo , so cosa sia l'amore... Perché

“Conosco la musica ed essa è amore!”

La Piccola Maestra

Ero vecchio ormai e la mia mente vacillava. Tanti erano i ricordi che avrei voluto raccontare a quella giovane donna che adesso sedeva davanti a me. Ma non avevo molto tempo. “Tempo”... parola importante , ma che con l'andare degli anni comincia a perdere il suo significato. Cominciava a diventare una delle tante parole che si usano senza pensare. Diventava sterile e quasi priva d'importanza. Osservavo quella ragazza. Giovane , bella e quasi la invidiavo, ma non potevo certo lamentarmi. La mia vita era stata piena di soddisfazioni e di meravigliosa “Musica”.

«Voglio raccontarti una storia! Sei qui per questo, Giusto? Per trovare spunti per il tuo libro» Dissi sorridendo. Fece solo un cenno d'assenso quasi ne fosse imbarazzata. «Figliola! Devi sapere che sono stato un musicista e ,se posso darmi questa qualifica , lo devo alla mia “Piccola Maestra”» Mi alzai e andai verso il mobile dove tenevo i liquori Presi un bicchiere ,vi versai del Whisky e cominciai a raccontare.

Ricordo bene la prima volta che vidi un pianoforte. Avevo solo cinque anni , ma rimasi affascinato da quello strano strumento. Tutti quei tasti che a sfiorarli emettevano un suono diverso. Ero troppo piccolo per capire e guardai verso mio padre che disse “Quello è un pianoforte figlio mio! Uno strumento musicale” tornai a guardare davanti a me. Il volto schiacciato sul vetro del negozio e le mani sporche di terra imbrattavano la vetrina.

Il padrone di quel negozio di musica era un uomo alto , capelli neri e folti. Portava sempre un grembiule lungo color crema, pantaloni marroni e una camicia sopra la quale indossava un maglione senza maniche. Ricordo che un po m'intimoriva. Aveva , però , visto qualcosa in me …l'anima di un musicista. Tutti i giorni andavo a vedere quel pianoforte. Mentre i miei amici giocavano a calcio io rimanevo davanti a quella vetrina per ore , lasciando che i sogni prendessero il sopravvento ed immaginando una musica della quale non ne conoscevo la provenienza.

Fu proprio uno di quei giorni che sentii , provenire dal negozio, una bellissima musica. Dolce , delicata e tenera. Mi sentii pervadere da quel calore immenso , da quella passione e quell'amore incondizionato che quel brano gridava a “squarcia gola”. Il padrone del negozio mi vide e mi sorrise facendomi segno di entrare. Io scossi il capo , ma lui insistette. Entrai timidamente , avevo paura di combinare qualche guaio inciampando in qualche strumento o in qualche oggetto. Camminavo lentamente verso il bancone. Quando fui davanti a lui mi indicò verso destra. Guardai e vidi una bambina suonare. Era sua quella musica. Rimasi li ad ascoltare , rapito da quelle note. Mi avvicinai tentando di non disturbarla.

Lei si voltò , mi sorrise e si spostò un poco per farmi sedere accanto a lei. Quando mi fui seduto mi prese la mano facendola scivolare su quei trasti “Do – Re – Mi – Fa – Sol – La – Si” Diceva mentre la usava per suonare quelle note.

Era la figlia del padrone e fu lei ad insegnarmi la musica , ma non fece solo questo. Mi insegno ad “ascoltare” la musica che avevo dentro , a capirla ed interpretarla. Andavo da lei tutti i giorni. Imparavo le note e a usarle nel modo corretto. Inizialmente strimpellavo solo qualche nota a caso poi ,dopo qualche tempo, cominciai a “sentire” quello che suonavo.

“La mia piccola maestra” Pensai osservando una vecchia foto che ci fece il padre di lei. Seduto su di una vecchia poltrona , in una mano tenevo un bicchiere di Whisky e nell'altra tanti ricordi. Sorrisi e mandai giù un sostanzioso sorso di quel liquido. Quella giovane donna sorrideva impaziente che riprendessi a raccontare.

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