Pagine lontane…

Ho paura ad aprire quel libro e leggere quelle parole scritte in un momento di estremo dolore e tristezza. scritte in un momento in cui avevo bisogno di aiuto da quella persona che amavo. Scritte in un momento in cui avevo bisogno che quella persona tendesse la mano verso di me e dicesse “Ci sono! sono qui per te!”.

Quelle parole scritte in quel momento non rifletto il vero dolore. Sono una pallida imitazione di quello che ho vissuto. In quel momento, in quell’esatto momento, smisi di fidarmi di tutti. Smisi di fidarmi di quelle gentili parole che venivano pronunciate senza conoscerne il significato. Smisi di fidarmi delle persone e dei cuori di esse. Smisi di fidarmi di quegli sguardi e di quei falsi ricordi.

Non scelsi, non osservai, non scrissi per molto tempo dopo aver scritto quelle pagine. Pagine che tutt’ora ho paura di leggere. Forse ho solo paura di ricordare quei momenti di estrema angoscia e tristezza.

Nonostante tutto quel dolore, puntai a terra le mie mani e feci forza, rialzandomi. Il mio volto ricoperto di sangue e quel sorriso rassegnato accompagnò i miei giorni, mentre guarivo da quelle ferite. Mi ha ucciso innumerevoli volte, ogni ricordo, emozione, sensazione e immagine che appariva nella mia mente pugnalavano quel cuore ferito e massacrato da un falso amore.

Resistetti ad ogni folle e sconsiderata idea che mi veniva in mente. Tenni lo sguardo basso per un po’, fino a che non mi accorsi che era già passato molto tempo. Mi guardavo allo specchio ed ogni giorno non mi riconoscevo come se stessi cambiando, se stessi diventando qualcosa di diverso.

Ora sono in piedi e osservo quelle tristi notti allontanarsi da me. Osservo il me stesso di allora e mi rendo conto di quanto fosse debole e patetico. Ridursi ad un straccio per un amore ? mai più! Mai accadrà nuovamente!

Sono una persona diversa e lascio al tempo, giudice incorruttibile, il compito di giudicare quella persona che dovrà certamente affrontare la punizione che il tempo infliggerà al suo cuore.