Dopo la prematura scomparsa di mio padre, l’abbandono da parte della persona che diceva di amarmi (questo anche per colpa mia, ho fatto errori , ma non l’ho mai tradita ne data per scontata) e la “perdita” parziale della salute, ho avuto occasione di riflettere su molti aspetti di quello che è ora la mia vita, su quello che vorrei avere o fare, su quello che desidero. In queste infinite riflessioni ho avuto l’occasione di osservare meglio me stesso e soprattutto di essere più onesto con me stesso.
Mi sono posto molte domande alle quali non sono ancora riuscito a dare una risposta chiara e concreta. In questo periodo sto tentando di mettere ordine nei miei pensieri, nella mia vita e nel mio essere. Tento di sorridere anche se fa male alcune volte, tento di essere migliore per me stesso e vedermi sotto una luce diversa. Quando sento che la tristezza sta per prendere il sopravvento sorrido e sembra quasi che quel piccolo gesto mi faccia sentire leggermente meglio.
Sto provando a cambiare e a rendermi conto di cosa è effettivamente importante. In questi giorni mi sono reso conto di aver timore di legarmi a qualcuno. Forse è anche una reazione normale, vista tutta la sofferenza che ho vissuto e che ancora è dentro di me, ma spero che prima o poi questo “malessere” dovuto a esperienze dolorose passi e mi permetta di amare nuovamente. Forse ci vorrà del tempo e spero di averne l’occasione.
Detto questo continuo con la riflessione che mi preme di più condividere in questo piccolo spazio che ho ricavato.
Come detto in precedenza, non sempre sono riuscito a essere onesto con me stesso. Alcune volte ho tentato di ingannarmi per non soffrire. Ho deciso di non farlo più. Ho capito, anche se tardi, che soffrire fa parte di quella gamma di emozioni e sensazioni, che governano l’essere umano ed è stupendo soffrire se si ama, se si vuole bene perchè ti permette di vedere quello che i tuoi occhi non vogliono vedere. Ti permette di avere paura e di renderti conto di tutti gli errori che abbiamo compiuto.
Mi manca molto mio padre, anche se tento di nasconderlo alla mia famiglia, mi sento molto triste. Tra qualche giorno sarà un anno esatto da quando è venuto a mancare. So bene che questo è qualcosa che non riuscirò mai ad accettare, ma piano piano riuscirò a conviverci. Era una persona straordinaria, sempre sorridente nonostante i problemi. Alcune volte brusco, ma gentile. Ci ha sempre protetti a qualsiasi costo e ha sempre tentato di insegnarci il valore delle cose. Non esprimeva con facilità i sentimenti e le emozioni, ma le lasciava comunque trasparire. Capiva rapidamente quando qualcosa non andava e tentava di sollevarci il morale quando eravamo tristi.
In questi giorni ho riflettuto a lungo su tutte le mie azioni da quando la mia vita è completamente andata in pezzi per via degli eventi descritti in precedenza. Ho capito che più si pensa e si rimugina su qualcosa che ci fa soffrire più non riusciremo mai a superarla e a essere onesti con noi stessi.
Se è vero che ogni cosa accade per un motivo allora… “Va bene così”. Vuol dire che un giorno arriverà quella felicità, anche se effimera, che tutti in cuor nostro speriamo.