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Brandelli di un amore

Quando un cuore si spezza fa un rumore sordo ed orribile. Dapprima si ferma, come incredulo osserva, scruta, distrugge anche l’ultima speranza, poi quel rumore sordo, come un pugno dato ad un cuscino. Lentamente una crepa si forma al centro di esso. Comincia ad espandersi percorrendone l’intera lunghezza. Da quella crepa comincia ad uscire il sangue nero come la notte in cui ogni cosa è cambiata.

S’incattivisce, non giudica, ma si arrendere alla tremenda evidenza. Si arrende a ciò che, fino a quel momento, non ha voluto vedere sperando in qualcosa di più. Ora, lenti e costanti battiti lo lacerano ancora di più fino a separarsi ed è in quel momento che desidera la morte, desidera la possibile atrocità di un sogno infranto anziché la certezza. Da rosso come l’amore diviene nero come una oscura notte di novembre in cui quell’amore viene annichilito e la tristezza, il dolore e la solitudine fanno capolino e come tanti piragna si gettano sui resti morenti di un cuore che, sapeva amare e desiderare, che sapeva proteggere e incassare i colpi diretti al suo amore, ma che adesso è solo un brandello di carne che di li a poco scomparirà disperdendosi in un amore sbagliato e in un universo sognato.

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